Le nostre radici:

L’Almo Collegio Borromeo

Il Collegio

L’Almo Collegio Borromeo è il Collegio di merito più antico d’Italia: fondato nel 1561 da San Carlo Borromeo, è nato con l’intento, che da allora ha sempre perseguito, di offrire agli studenti particolarmente meritevoli ma senza mezzi economici la possibilità di studiare all’Università di Pavia. Oggi è un istituto privato riconosciuto a livello internazionale e offre servizi e attività rivolti a oltre 190 tra studenti, ricercatori e docenti provenienti da tutto il mondo; è socio fondatore della Conferenza dei Collegi Universitari di Merito accreditati presso il Ministero dell’Università e della Ricerca, e della Scuola Universitaria Superiore IUSS.

Note storiche

L’Almo Collegio viene fondato nel 1561 da San Carlo Borromeo: la bolla di fondazione di papa Pio IV Ad apostolicae dignitatis apicem del 15 ottobre 1561 sancisce l’avvio del progetto di San Carlo di costruire un collegio universitario a Pavia: il progetto viene affidato all’architetto Pellegrino Pellegrini detto il Tibaldi (1526-1596). La posa della prima pietra avverrà nel 1564.
L’Almo Collegio diventerà ben presto un punto di riferimento culturale ben conosciuto: Giorgio Vasari presto lo definirà “un palazzo per la Sapienza” e anche Alessandro Manzoni lo cita nel capitolo XXII de “I promessi sposi”.
Nei secoli è stato casa di importanti personaggi: giuristi come Cesare Monti, Federico Visconti, Giuseppe Pozzobonelli, cardinali arcivescovi di Milano, Marco Arese, reggente del Supremo Consiglio, massima carica nello Stato milanese, Giorgio Clerici, presidente del Senato, Pietro Custodi, collaboratore del ministro Prina, Giuseppe Ferrari importante rappresentante del pensiero federalista repubblicano, allievo di Gian Domenico Romagnosi, e protagonista del Risorgimento italiano, Contardo Ferrini insigne docente di Diritto romano, riconosciuto beato dalla Chiesa, Scipione Ronchetti, ministro Guardasigilli nei governi Giolitti e Tittoni, presentatore della legge sulla condanna condizionale; numerosi vescovi e cardinali: Giuseppe Alessandro Furietti cardinale e fine studioso dei mosaici antichi.
Tra i medici: Agostino Bertani, organizzatore della spedizione dei Mille e segretario di Garibaldi, promotore del codice di igiene pubblica del 1885, Enrico Acerbi, precursore della batteriologia menzionato dal Manzoni in nota ai Promessi Sposi, Lamberto Parravicini, chirurgo, Carlo Forlanini ideatore del primo pneumotorace artificiale per la cura della tubercolosi. Tra i matematici, fisici e ingegneri: Giovanni Codazza direttore del R.Museo Industriale di Torino, Francesco Brioschi, fondatore del Politecnico di Milano autore di 279 pubblicazioni in ambito scientifico, Gaspare Mainardi studioso di geometria differenziale, del qualericordiamo le formule di Gauss-Mainardi-Codazzi, Luigi Volta astronomo degli osservatori di Brera. Tra i letterati: Eligio Possenti, commediografo e critico, tra i primi a valutare l’originalità di Pirandello. Inoltre il collegio ha ospitato negli anni 1926-1936 il poeta russo Venceslav Ivanov e annovera fra i suoi rettori Cesare Angelini, importante interprete di Manzoni e attento letterato e Leopoldo Riboldi, Rector Perpetuus, che con la donazione di 4.200 volumi della biblioteca del collegio ha contribuito alla nascita in Pavia della facoltà di Scienze politiche, la prima in Italia. Attualmente una consistente parte del corpo accademico pavese è stato Alunno del Collegio. 

Alumni nei secoli

Nei secoli è stato casa di importanti personaggi. Ne ricordiamo alcuni. 

Giuristi: Cesare Monti, Federico Visconti, Giuseppe Pozzobonelli, cardinali arcivescovi di Milano, Marco Arese, reggente del Supremo Consiglio, massima carica nello Stato milanese, Giorgio Clerici, presidente del Senato, Pietro Custodi, collaboratore del ministro Prina, Giuseppe Ferrari importante rappresentante del pensiero federalista repubblicano, allievo di Gian Domenico Romagnosi, e protagonista del Risorgimento italiano, Contardo Ferrini insigne docente di Diritto romano, riconosciuto beato dalla Chiesa, Scipione Ronchetti, ministro Guardasigilli nei governi Giolitti e Tittoni, presentatore della legge sulla condanna condizionale.

Numerosi vescovi e cardinali: Giuseppe Alessandro Furietti cardinale e fine studioso dei mosaici antichi.
Medici: Agostino Bertani, organizzatore della spedizione dei Mille e segretario di Garibaldi, promotore del codice di igiene pubblica del 1885, Enrico Acerbi, precursore della batteriologia menzionato dal Manzoni in nota ai Promessi Sposi, Lamberto Parravicini, chirurgo, Carlo Forlanini ideatore del primo pneumotorace artificiale per la cura della tubercolosi. Tra i matematici, fisici e ingegneri: Giovanni Codazza direttore del R.Museo Industriale di Torino, Francesco Brioschi, fondatore del Politecnico di Milano, autore di 279 pubblicazioni in ambito scientifico, Gaspare Mainardi studioso di geometria differenziale, del quale ricordiamo le formule di Gauss-Mainardi-Codazzi, Luigi Volta astronomo degli osservatori di Brera. Tra i letterati: Eligio Possenti, commediografo e critico, tra i primi a valutare l’originalità di Pirandello. 

Storici e i filosofi: Pietro Prini, tra i maggiori esponenti dell’esistenzialismo cristiano, Emanuele Severino, recentemente scomparso. 

Attualmente una consistente parte del corpo accademico pavese è costituita da Alumni del Collegio. Molti Alumni sono attivi all’estero non soltanto nell’ambito accademico e di ricerca ma anche lavorativo e imprenditoriale. 

Ospiti e rettori illustri

Il collegio ha ospitato nei secoli molti personaggi illustri.

Negli anni 1926-1936 ha ospitato il poeta russo Venceslav Ivanov.

Tra i suoi rettori ricordiamo Cesare Angelini, importante interprete di Manzoni e attento letterato e Leopoldo Riboldi, Rector Perpetuus, che con la donazione di 4.200 volumi della biblioteca del collegio ha contribuito alla nascita in Pavia della facoltà di Scienze politiche, la prima in Italia. 

Almo Collegio Borromeo

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